La documentazione necessaria per i lavori impiantistici di una piscina. Guida al DM 37/08

La dichiarazione di conformità impianti notatori

A partire dal 27 marzo 2008 con il Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12 marzo 2008, sono entrate in vigore le nuove disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici, abrogando quasi tutte le vecchie norme riguardanti la sicurezza sugli impianti regolate della vecchia Legge conosciuta come 46/90.

Il nuovo decreto instaura nuovi modelli per la certificazione e la dichiarazione di conformità degli impianti rilasciati a lavoro ultimato dall’installatore, dove parte integrante di tali documenti sono il progetto e la relazione sulla tipologia dei materiali impiegati.

Mentre la 46/90 si riferiva esclusivamente agli edifici civili, il campo di applicazione del DM 37/08 è stato esteso a tutte le tipologie di edifici, comprese quelli industriali e le pertinenze. E una piscina è quasi sempre una pertinenza di un’abitazione o della struttura alla quale è dedicata.

È stata inoltre modificata la definizione della lettera d) che recitava: “gli impianti idrosanitari nonché quelli di trasporto, di trattamento, di uso, di accumulo e di consumo di acqua all’interno degli edifici a partire dal punto di consegna dell’acqua fornita dall’ente distributore” a “impianti idrici di qualunque natura e specie”.

Nel corso degli anni moltissimi uffici tecnici e Comuni non hanno richiesto le certificazioni di conformità per gli impianti e gli installatori non hanno adeguato il proprio status con il passaggio amministrativo, ma nel frattempo l’impianto di trattamento acqua di una vasca si trova a soggiacere alle stesse prescrizioni degli impianti elettrici e degli impianti idraulici: ogni volta che viene eseguita una modifica è necessaria pertanto l’emissione della certificazione di conformità, corredata degli allegati obbligatori.

La certificazione obbligatoria e gli allegati richiesti

Per rilasciare l’agibilità di un fabbricato (secondo quanto previsto dall’art. 9 del DM 37/08) è indispensabile, laddove siano richiesti lavori impiantistici, l’acquisizione del certificato di conformità. Nel caso di una piscina, sia ad uso privato che pubblico, è necessaria la produzione della conformità per l’impianto di trattamento acqua, con i previsti allegati obbligatori.

L’impianto di trattamento acqua di una piscina, inteso come insieme dei componenti indispensabili per purificare l’acqua (pompe, filtri, tubi, valvole, raccordi) va certificato in base a quanto previsto dal DM 37/08 in cui si specifica che le aziende devono essere abilitate alla lettera d); per la parte elettrica la qualificazione necessaria è la lettera a) mentre per la eventuale parte di riscaldamento la lettera da considerare è la c).

Gli allegati obbligatori da consegnare insieme alla certificazione di conformità sono:

  • Gli schemi dell’impianto;
  • I disegni planimetrici;
  • Una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell’installazione, della trasformazione o dell’ampliamento dell’impianto stesso, con particolare riguardo alla tipologia e alle caratteristiche dei materiali e componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare.

In conformità ai Modelli del Decreto 19 Maggio 2010 la certificazione deve essere essere rilasciata da:

  • Impresa installatrice (Allegato I);
  • Responsabili degli uffici tecnici interni delle imprese non installatrici (Allegato II).

In questo settore la conoscenza delle norme tecniche è ancora piuttosto incerta e molto spesso capita di vedere certificazioni di conformità prodotte senza riportare i necessari riferimenti normativi. Le norme tecniche di riferimento, da riportare sulla conformità – come specificato  all’art. 5 comma 3, sono:

  • Piscine ad uso privato: Norma UNI EN 16713-1; UNI EN 16713-2; UNI EN 16713-1 tutte del 2016.
  • Piscine ad uso pubblico (condominiali, turistico-ricettive, pubbliche): Norma UNI 10637/2016.