Scegli il tuo sistema di circolazione: sfioro o skimmer

In un precedente articolo abbiamo affrontato l’argomento della depurazione come strumento utile per il riciclo dell’acqua attraverso il sistema di circolazione. A tal proposito la Norma UNI 10637/2016 prevede che tutti i tipi di trattamento di depurazione dell’acqua della piscina devono essere funzionanti in modo continuativo nell’arco delle 24 ore, con un ricambio giornaliero di almeno 30 litri d’acqua per bagnante e in ogni caso non inferiore al 2,5% del volume della vasca. Gli impianti di filtrazione devono inoltre garantire, a seconda del tipo di vasca, un tempo di ricircolo minore o uguale a quello stabilito e comunque nel range da 1 a 6 ore.

In fase di progetto è importante scegliere il tipo di ricircolo che desideriamo utilizzare, tenendo in considerazione che sono due le tipologie principali in commercio:

Sfioro: bordo sfioratore e sfioro infinity

Lo sfioro è la soluzione estetica e funzionale migliore, è quello che garantisce la miglior pulizia superficiale in quanto l’acqua si trova allo stesso livello del bordo vasca, per consentirle di raggiungere agevolmente la canaletta di sfioro: questa può interessare l’intero perimetro della piscina o solo una parte, e spesso viene coperta da una griglia in plastica, acciaio, pietra ricostruita o addirittura con ciottoli.

La realizzazione dello sfioro è comunque abbastanza costosa e si devono valutare alcune specifiche caratteristiche in fase di progettazione:

  • Si deve realizzare anche una vasca di compenso, che ha lo scopo di ripristinare il livello dell’acqua quando i bagnanti entrano ed escono dalla piscina, un serbatoio per integrare il volume dell’acqua con la stessa acqua presente in piscina (alla stessa temperatura e già disinfettata), altrimenti ogni volta si dovrebbe immettere acqua nuova, più fredda e non trattata. Per il calcolo del volume della vasca di compenso di una piscina privata dobbiamo seguire la normativa UNI EN 16713-2.
  • Vanno sempre considerati gli assestamenti del terreno successivi alla realizzazione (va considerato il peso della struttura e dell’acqua contenuta) che possono provocare piccoli movimenti della vasca modificando l’inclinazione del bordo. Risulta quindi importante valutare bene il grado di compattezza del terreno dopo lo scavo, verificare l’eventualità di piccoli smottamenti, oppure la presenza di falde freatiche superficiali.

Negli ultimi anni si sono sviluppate piscine con bordo sfioratore “a fessura”, ovvero nascosto da un rivestimento che consente all’acqua di raggiungere la canalina attraverso una fessura, oppure con sfioro “sottobordo”, in cui la canaletta è totalmente coperta dal rivestimento e l’acqua scompare sotto il suo bordo.

La scelta di costruire una piscina con sfioro a cascata è di gran lunga la migliore a livello estetico. Bellissime ed estremamente eleganti, hanno uno o due lati “aperti” che consentono all’acqua di tracimare e scivolare lungo le pareti esterne del bordo, formando una piccola cascata. L’acqua che cade viene poi raccolta da un’apposita canalina, che può essere nascosta all’occhio con ghiaia o sassi, e convogliata nella vasca di compenso per la filtrazione.

La vasca di compenso è solitamente interrata, ma se si hanno a disposizione un terreno digradante è possibile realizzarla all’esterno, creando una cascata ed un effetto ottico che fa percepire la piscina come estesa oltre la linea dell’orizzonte. Questo genere di soluzione è definita sfioro panoramico e la piscina prende il nome di Infinity pool.

La circolazione vera e propria viene assicurata da immissori che convogliano l’acqua filtrata in vasca e provocano un movimento che tende a spingere verso lo sfioro lo sporco che si deposita sulla superficie. Nel sistema a sfioro gli immissori sono normalmente posizionati sul fondo della vasca e disposti in modo da garantire una circolazione uniforme.

Skimmer

Si tratta della soluzione costruttiva più praticata per semplicità e risparmio economico visto che non serve neppure la vasca di compenso. Il ricircolo viene assicurato da un numero preciso di skimmer dai quali viene aspirata l’acqua superficiale e convogliata al gruppo di filtrazione. Gli immissori, che sono posizionati in parete, hanno il compito di favorire, spingendo, il movimento dell’acqua verso gli skimmer.

Un pò di nozioni tecniche: il numero di skimmer dipende dalla superficie della vasca e ognuno di essi coprirà circa 25 mq di superficie, per ogni skimmer inoltre si prevedono 2 immissori. Se per le piscine a sfioro l’acqua si trova allo stesso livello del bordo vasca, in quelle a skimmer, invece, l’altezza dell’acqua dipende da quella degli skimmer appunto, variando generalmente tra i 7 ed i 15 cm al di sotto del bordo.

Il posizionamento degli skimmer e degli immissori deve essere pensato in modo da favorire il ricircolo del volume di acqua contenuto nella vasca, e di solito questo è contrapposto, cioè l’immissore deve spingere verso uno skimmer e non dovrà avere forze contrarie che impediscano un movimento corretto dei fluidi, va poi progettato a seconda della forma vasca, e in considerazione dei venti dominanti, che dovranno sempre essere a favore.